NEVE E SANGUE
FILM
NEVE E SANGUE
Produzione: ARBASH (Presidente: Pasquale Scimeca), Via Dante, 14, 90020 Aliminusa (PA), P.IVA 03696480820, PEC: arbash@messaggipec.it tel: 347.6242570
Autore: Giorgio Cingolani
(sito web: www.giorgiocingolani.it, email: giorgiocingolani@gmail.com, mobile 3487401308 - 071.2114896)
GENERE: drammatico
REGIA: Giorgio Cingolani
REGIA: Giorgio Cingolani
SOGGETTO: Giorgio Cingolani
SCENEGGIATURA: Giorgio Cingolani (scritta in collaborazione con Costanza Saccarelli)
LOCATION PRINCIPALE: Altopiano di Castelluccio di Norcia (Madonna della cona), Pantani di Accumuli, Visso, Ussita, Castel Sant’Angelo, Monti Sibillini.
DURATA: 90’ – 100
LINGUA: Italiano, dialetto marchigiano
Sinossi:
In un paese alle pendici dei Monti sibillini a quattro anni da una terribile serie di eventi sismici che ha distrutto gran parte dei paesi del territorio montano, l’anziano allevatore Giuseppe vive isolato in una vecchia casa colonica in montagna con i suoi animali. Il suo isolamento è anche un rifiuto del mondo in cui non riesce più a riconoscere i valori con cui è cresciuto e ha sempre vissuto. Inoltre, si sente in colpa per la morte della moglie durante il sisma e pensa, a torto, che il figlio, che ora vive a Roma, lo incolpi di non averla portata in paese dopo le prime scosse. Giuseppe si isola tra le montagne e si sente responsabile interrompendo quasi del tutto i suoi rapporti con la famiglia. Intanto, inizia a ricevere pressioni da parte del ricco imprenditore e sindaco del paese Alfredo Moretti che vorrebbe fargli vendere la sua proprietà per sviluppare un grande progetto speculativo sulle montagne nel tentativo di risollevare l'economia turistica del territorio. Giuseppe, stanco e solo è sul punto di cedere quando il destino lo chiama a confrontarsi con una realtà drammatica di sfruttamento che lo convince a resistere ancora. Nell’aiuto prestato ad una persona in difficoltà Giuseppe riscopre l’importanza fondamentale della relazione umana per dare un senso alla propria esistenza e cancellare il vuoto rappresentato dal suo isolamento. Riscopre i valori di solidarietà e fratellanza, della necessità di tutelare l’ambiente in cui è vissuto da sempre e la sua resistenza diventa più consapevole. Perché anche quando il destino sembra segnato si può sempre scegliere da che parte stare e cambiare il corso degli eventi.
Prime note di regia
“Neve e sangue" è un film sulla riscoperta dei valori profondi che legano gli esseri umani tra di loro e che danno un senso alla vita umana. Ma è un film che intende sollecitare lo spettatore anche a trovare i nessi nascosti che animano l’agire dell’anziano protagonista e che danno significato alle sue azioni in relazione all’ambiente che lo circonda, agli “antichi” valori di cui si fa portatore e testimone. Il film comincia fissandosi sull’uomo e sulle sue azioni quotidiane e poi via via sposta il centro dell’attenzione su tutto ciò che gli sta intorno e che ruota attorno a lui: emerge così l’importanza dell’ambiente naturale e il vivere in connessione con esso; anche il valore delle tradizioni contadine di una volta assumono un significato simbolico in riferimento alla vita quotidiana del vecchio contadino e alla sua mentalità (e per contrasto alla mentalità del resto degli abitanti del paese) finendo per dare allo spettatore più riferimenti alla volta da cui inquadrare la storia e i personaggi. Ovviamente, in questo spostamento progressivo di ottica dal protagonista all’ambiente circostante, dalla società di oggi alla tradizione del passato, dal mito al rito, si vorrebbe che fosse contenuta anche una scoperta, la scoperta di una pari dignità fra gli esseri umani e il profondo legame che essi sono tenuti ad instaurare tra di loro e con l’ambiente che li circonda. Le Marche, prima che una terra dal fascino particolare, che in molte parti appare “incontaminata”, dove ancora si ricorre a pratiche e tradizioni “ancestrali” come quella della pista del maiale, è il luogo in cui il sapere popolare, la tradizione, porta a vedere oltre l’apparenza superficiale delle cose, a immaginare di continuo la sopravvivenza di qualcosa che transita da un involucro a un altro.