La narrazione del Sè
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La narrazione del Sé
Nel mettere a punto il lavoro di scrittura e racconto del Sé, i ragazzi e le ragazze partecipanti si sono trovate a vivere questo percorso di formazione cinematografica prima di tutto attraverso la narrazione autobiografica. Non ci siamo posti l’obiettivo di individuare fin da subito eventuali distonie rispetto a quanto avremmo rappresentato sullo schermo. La narrazione cinematografica è narrativa in quanto atto di produzione di senso che presuppone un dialogo, una funzione comunicativa, relazionale e quindi una collocazione sociale del Sé. Ecco allora la funzione della narrazione di ritrovare una coerenza e quindi significato, senso. Il regista e gli adolescenti costruiscono due copioni diversi, due modi diversi di narrare e narrarsi, quindi di essere.
Viene fuori così una dimensione umana in cui la relazione dialogica e narrativa permette di immaginare diversi scenari rispetto a quanto accade realmente o è accaduto. Alla fine emerge un incontro di narrazioni costruite insieme in cui il regista partecipa e non è mai un osservatore esterno e lontano.
Ogni immagine che scaturisce dai racconti, dalle storie risulta essere in qualche misura connotata, ossia possiede un valore di significazione non oggettiva che implica necessariamente un’esperienza soggettiva.